SETTORE GIOVANILE – Il nutrizionista Luca Belli: “Nutrirsi bene è parte della crescita sportiva”

 

Essere uno sportivo significa anche curare diversi aspetti: controllarli può fare la differenza nella crescita degli atleti fin da piccoli. Nello staff del settore giovanile della S.S.Matelica dallo scorso anno collabora anche il nutrizionista e biologo Luca Belli una figura importante e necessaria in grado di seguire e suggerire i giusti comportamenti da adottare anche nell’alimentazione e la nutrizione, fattore indispensabile per chi fa sport, fin dai piccoli biancorossi.

Dottor Belli, cosa significa nutrirsi bene?

“Purtroppo spesso tendiamo a confondere il termine alimentarsi o mangiare con il termine nutrirsi quasi del tutto ignorato. Mangiare significa assumere cibo, invece Nutrirsi significa assumere i nutrienti in base al nostro reale fabbisogno, nelle giuste quantità e proporzioni. La società moderna ci ha portato sempre troppo spesso ad ignorare il significato del termine nutrizione e siamo spesso con le nostre abitudini alimentari moderne  iperalimentati, iponutriti e purtroppo anche con elevati livelli di infiammazione silente collegati allo squilibrio alimentare moderno”.

Nutrizione e sport, un binomio necessario?

“E’ fondamentale costruire una cultura del benessere, della nutrizione abbinata all’esercizio fisico. Oggi i dati nazionali dei sistemi di Sorveglianza ci dicono che un bambino su tre è in eccesso di peso, che i consumi di frutta e verdura sono scarsi e peggiorano drasticamente passando dai bambini agli adolescenti , le 5 porzioni tra frutta e verdure sono un miraggio ancora molto lontano così come il raggiungimento dei livelli di attività fisica consigliati. I momenti di sedentarietà durante la giornata sono in continuo aumento e troppo spesso vengono superate le 2 ore al giorno di tv, videogiochi, tablet…. Le abitudini alimentari caratteristiche dei popoli mediterranei si sono progressivamente modificate arricchendosi di cibi ad alto contenuto di di zuccheri, fino a superare l’apporto di nutrimento necessario. Durante la giornata le occasioni per consumare cibo si moltiplicano, mentre è difficile trovare tempo per il movimento. All’esercizio fisico vengono dedicati pochi minuti al giorno o qualche ora alla settimana. Dobbiamo comprendere che nella nostra piramide della salute i pilastri alla base oltre alla genetica sono la nutrizione e il movimento”.

Come comportarsi con i giovanissimi e i giovani in argomento di alimentazione?

“Parlando di nutrizione sportiva ogni pasto della giornata è pensato in funzione dell’allenamento sia per fornire il giusto carburante durante lo sforzo sia per favorire il recupero dopo l’attività fisica. E’ fondamentale per l’atleta ottimizzare la composizione corporea, le riserve energetiche, lo stato d’idratazione, modulare i processi infiammatori che si sviluppano durante l’attività fisica e favorire il recupero dopo lo sforzo. A livello di gestione dei pasti non possiamo dimenticare la colazione, uno dei pasti più importanti della giornata purtroppo spesso dimenticato dai giovani. Le indagine nazionali dei sistemi di sorveglianza mostrano come quasi il 10% dei bambini non fa la colazione e oltre il 30% la fa in maniera inadeguata. La situazione tende anche a peggiorare negli adolescenti dove circa il 30% dei quindicenni salta la colazione. Spesso non mangiare al mattino è associato ad una gestione errata dei pasti durante il resto della giornata. Non basta però fare la colazione, ma scegliere bene gli alimenti giusti”.

Quali indicazioni cerca di dare a chi fa sport e agli atleti che segue?

“Ricollegandomi al discorso della colazione, per esempio. E’ importante scegliere una colazione privilegiando alimenti a basso indice glicemico e un abbinamento di carboidrati e proteine (troppo spesso trascurate nel primo pasto della giornata). In base ai gusti e alle abitudini dell’atleta sono consigliati latte, yogurt, frutta o spremuta , cereali integrali, frutta secca senza dimenticare la possibilità per chi è abituato ad utilizzare colazioni in versione “salata ” con ad esempio del pane integrale con prosciutto crudo magro o bresaola abbinando poi un frutto. Altro aspetto chiave della nutrizione sportiva è insegnare all’atleta a rispettare un preciso timing di assunzione dei pasti, prima durante e dopo lo sforzo, educando il giovane sportivo a scegliere gli alimenti giusti al momento giusto. Troppo spesso il ragazzo si trova ad uscire da scuola e doversi subito preparare per l’allenamento. In alcuni casi il tempo a disposizione può anche essere di un’ora e sicuramente il pasto deve essere facilmente digeribile per evitare inutili appesantimenti. In queste situazioni diventano fondamentali i pasti della mattinata colazione e spuntino di metà mattina. I pasti successivi all’allenamento dovranno essere strutturati in maniera tale da completare l’alimentazione giornaliera. Non dimentichiamo poi l’idratazione, spesso i ragazzi che praticano attività sportiva sono tendenti alla disidratazione, l’apporto di acqua durante la giornata normalmente tende ad essere troppo scarso rispetto ai reali fabbisogni e bisogna educare i giovani ad idratarsi indipendentemente dalla sensazioni di sete e a bere nel giusto modo prima , durante e dopo lo sforzo. In base all’intensità dell’attività svolta e alle condizione ambientali si può incentivare l’atleta agonista ad utilizzare una bevanda idrosalina con una componente glucidica adeguata all’attività fisica svolta. Tutti aspetti e comportamenti che abbiamo già trattato con i ragazzi della prima squadra fin dall’inizio del ritiro estivo e che ci apprestiamo a promuovere anche nell’ambito del settore giovanile così come avvenuto anche negli anni precedenti”.

Sono infatti previsti anche degli incontri col settore giovanile nell’ambito del programma di formazione-informazione, giusto?

“Si, sono importantissimi e traducono in fatti la volontà di avere il migliore degli approcci con gli atleti, da quando sono piccoli e nella loro crescita. Fare sport significa anche prestare attenzione a una serie di aspetti correlati che non vanno trascurati e sono altrettanto importanti. Lo sportivo va educato e per farlo servono delle indicazioni”.

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